Con tanta nostalgia Budapest e l'intera Ungheria hanno ricordato la magia del calcio, i suoi grandi protagonisti del Novecento e i nuovi modi di vivere il football
Gli italiani, ai bei tempi, vivevano le notti magiche aspettando il goal. Gli ungheresi invece hanno fatto del calcio un festival notturno che quest'anno ha visto riunite da poco, tutte insieme, le maggiori divisioni calcistiche.
A Budapest dal pomeriggio a mezzanotte lo stadio della capitale ha visto celebrare la sua kermesse a partire dalla dimensione dei videogiochi.
Resta naturalmente in campo la concretezza dei fan club e delle coppe conservate in vetrina, poi ci sono i ricordi delle vecchie squadre di calcio, le foto in bianco e nero delle glorie nazionali.
Contestualmente non sono mancati i tour in diversi stadi, le visite ai musei che hanno repertoriato sport e le gare che fanno ancora tanta nostalgia.
Ma l'idea? Com'è venuta?
Károly Nemcsák, attore: L'idea era nata dal team dei giornalisti che negli anni Sessanta del Novecento avevano immaginato questa ulteriore promozione dello sport diventato regnante a livello di audience. Un progetto sostenuto da 24 squadre che hanno sfornato un programma interessante.
Dávid Borsi, organizzatore: Sappiamo della condivisione sui social media, sappiamo che c'è stata un'enorme partecipazione agli eventi. In tanti hanno visitato gli stadi seguendo l'offerta di appuntamenti da parte dei club calcistici.
L'evento conclusivo è stata la partita fra la squadra degli attori e quella dei giornalisti dedicata al compianto allenatore Nándor Hidegkuti.