Il 25 agosto 1968 un gruppo di persone si riuniva nella celebre piazza per protestare contro l'intervento delle truppe sovietiche in Cecoslovacchia
E' tornato nella Piazza Rossa di Mosca cinquant'anni dopo aver partecipato a quella che è passata alla storia come la manifestazione dei sette.
Il 25 agosto 1968 Pavel Litvinov era tra le persone che si ritrovarono nella celebre piazza per protestare contro l'intervento militare dell'Unione Sovietica in Cecoslovacchia.
"C'era una sensazione di incredibile sofferenza - ricorda Litvinov -. Non potevo sopportare che il mio grande paese stasse attaccando, anche a nome mio, uno dei nostri vicini solo perché le persone volevano vivere a modo loro".
Assieme a Litvinov quel giorno c'erano Natalija Gorbanevskaja, Konstantin Babickij, Larisa Bogoraz, Vadim Delaunay, Vladimir Dremljuga e Victor Fajnberg. A loro si aggiunse qualche passante, come la giovane studentessa Tatjana Baeva, che ne approvava le rivendicazioni.
L'invasione sovietica, avvenuta nella notte tra il 20 e il 21 agosto 1968, mise fine alla Primavera di Praga e alla stagione delle riforme avviata da Alexander Dubcek.