Nessun comunicato ufficiale però conferma lo sbarco
Nave Diciotti della nostra Guardia costiera può attraccare in Italia, basta che i 177 migranti a bordo vengano distribuiti tra i vari Paesi europei. A dirlo è il ministro Matteo Salvini che però mantiene in piedi la minaccia di rispedirli in Libia senza l'aiuto dell'Europa.
La nave, dopo 4 giorni di stallo, si è rimessa in navigazione. Ma nessun comunicato ufficiale conferma lo sbarco.
Il precedente
E' la seconda volta che la nave Diciotti finisce in mezzo a un braccio di ferro tra Italia e Malta. A luglio c'era stato un altro caso del genere e alla fine, dopo una telefonata del presidente Mattarella, la nave era sbarcata in Italia.
La nostra intervista al delegato Cocer della Guardia Costiera
Il rappresentante del personale della Guardia Costiera esprime a Euronews il disagio dei nostri militari. "E' ora che a livello europeo si prendano delle decisioni perché non è possibile che 40 persone dell'equipaggio debbano rimanere con il cerino in mano e debbano essere poi loro i responsabili della soluzione di problemi che invece sono politici" dice il 1° lgt. Guardia Costiera Antonello Ciavarelli, delegato Cocer Marina Militare.
La procura di Agrigento apre un'indagine
La Procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta per "conoscere il tentativo di ingresso" di migranti "avvenuto il 16 agosto scorso al largo dell'isola di Lampedusa, tratti in salvo dalla motonave Diciotti e ad oggi ancora ospitati sulla medesima motonave della Guardia Costiera". L'indagine "punta a individuare scafisti e "a conoscere le condizioni dei 177 migranti a bordo della unità navale militare". Lo rende noto il procuratore Luigi Patronaggio.