Abbiamo intervistato Diego Marana, portavoce di un'associazione che rappresenta i viaggiatori colpiti da questo nuovo sciopero
Ryanair non attraversa un momento felice: oltre allo scioperoche ha lasciato a terra 55mila passeggeri nella sola Germania, la low cost irlandese deve vedersela con il livore dei passeggeri, che non sembrano intenzionati ad accontentarsi della sola possibilità di cambiare i biglietti senza sovrapprezzo, dal momento che non coprirebbe il danno causato dallo slittamento della partenza. L'idea di molti è proprio quella di ottenere una compensazione sui danni relativi a giorni di ferie persi o prenotazioni alberghiere a vuoto.
Per capirne di piû abbiamo sentito Diego Maraña, portavoce di En-colectivo, associazione consumatori nata per tutelare i diritti dei passeggeri colpiti.
"l regolamento europeo, il 261/2004 - ha spiegato Maraña a Euronews - non stabilisce alcun tipo di risarcimento per questo tipo di danni (danni agli utenti al di là del prezzo del biglietto). Prevede unicamente il risarcimento per le cancellazioni e i ritardi dei voli in funzione della distanza e del tempo. Ciò che rivendichiamo attraverso un collettivo è proprio questo danno materiale, questo danno morale e questa perdita di profitto. Ciò che vogliamo chiedere a Ryanair è il danno causato a un passeggero dalla cancellazione di un volo e il fatto che la compagnia non stia cercando un'alternativa a quel volo, e riteniamo che il danno morale e materiale e la perdita di profitti subiti da ogni persona siano perfettamente giustificabili. Ryanair ha l'obbligo di cercare voli alternativi in modo che il danno causato a ciascun passeggero non sia così grave. Il fatto che la compagnia voglia solo restituire il biglietto non la esenta dal resto del reclamo".