Dopo la sentenza della Corte Suprema israeliana che ha giudicato illegali gli insediamenti dei coloni a Netiv Ha'avot, è iniziata l'evacuazione forzata delle persone da parte della polizia
È iniziato, non senza scontri, lo sgombero dei coloni abusivi nell'area di Netiv Ha'avot, a sud di Betlemme. La Corte suprema israeliana ha infatti stabilito che gli insediamenti, costruiti 17 anni fa su terre private palestinesi, sono illegali e devono essere abbattuti.
"La polizia ha organizzato lo sgombero di 15 abitazioni, in ottemperanza alla sentenza della Corte. Ci sono centinaia di agenti impegnati nell'evacuazione. Siamo pronti a reagire in caso di violenze e incidenti", ha dichiarato portavoce della polizia Micky Rosenfeld.
Il governo di Benjamin Netanyahu, che al suo interno conta alcuni degli oltre 600mila coloni che oggi vivono in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, ha autorizzato la costruzione di 350 abitazioni a Netiv Ha'avot. Dopo la bocciatura dei giudici, ha promesso indennizzi alle persone coinvolte.