Dipendenti Starbucks a lezione di anti-razzismo

Dipendenti Starbucks a lezione di anti-razzismo
Di Loredana Pianta

8000 store del colosso del caffè americano sono stati chiusi nel pomeriggio del 29 maggio per un training "riparatore", dopo lo scandalo dell'arresto di 2 afromaericani a Filadelfia

Tutti a lezione di anti-razzismo. Dopo lo scandalo per l'arresto di due afroamericani a Filadelfia in uno store di Starbucks, solo perché volevano restare seduti al tavolo senza consumare, il colosso del caffè, come promesso, ha chiuso per un pomeriggio 8000 suoi locali negli Stati Uniti per formare il personale.

Sono stati presentati video, affrontate discussioni su come gestire al meglio situazioni delicate come quella di Filadelfia, dove sembra siano stati i dipendenti a chiamare la polizia, che ha effettuato l'arresto per violazione di proprietà privata.

"Quattro ore di corso non risolveranno il problema razziale negli Stati Uniti, ma è un inizio", ha detto Howard Schultz, a capo della compagnia, a cui il training, secondo gli analisti, sarebbe costato dai 5 ai 7 milioni di dollari di mancato fatturato.

E tuttavia in un mercato competitivo come quello del caffè, il gigante ha dovuto cospargersi il capo di cenere per far dimenticare ai suoi fan la brutta figura, fatta il 12 aprile scorso e rimbalzata in tutto il mondo dal telefonino di una cliente.

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