Lo sciopero dei camionisti in Brasile è arrivato al sesto giorno ed è diventato un'emergenza nazionale. Il presidente Temer ha autorizzato le forze armate e i servizi di sicurezza per sbloccare le strade e fare in modo che la gente abbia accesso ai beni di prima necessità.
Lo sciopero dei camionisti in Brasile è arrivato al sesto giorno ed è diventato un'emergenza nazionale. Il presidente Temer ha autorizzato le forze armate e i servizi di sicurezza per sbloccare le strade e fare in modo che la gente abbia accesso ai beni di prima necessità.
Il governo aveva annunciato un accordo con 9 delle 11 organizzazioni di camionisti, ma la situazione non è cambiata: secondo stime dei media locali, circa un milione di camion mantenevano oltre 900 blocchi stradali in 22 dei 27 stati del Brasile, moltiplicando le situazioni di emergenza.
Aeroporti bloccati e voli cancellati, il porto di Santos, principale terminale navale dell'America Latina, isolato dal resto del paese. Problemi negli ospedali e prezzi gonfiati ovunque. Si registra anche un morto durante le proteste di piazza.
**CELSO DOS SANTOS, GROSSISTA
**_"I prodotti che vendiamo sono arrivati la settimana scorsa. Questa settimana non è arrivato nulla e quello che abbiamo, patate, uova e tutto il resto dei beni di prima necessità ha raddoppiato i prezzi"_
Il governo ha annunciato la ripresa del traffico in punti nevralgici del paese: la raffineria della Petrobras a Rio, per esempio, ha ripreso a distribuire carburante.