Mattarella: "governo di garanzia fino a dicembre poi il voto"

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Di Euronews
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Il Presidente della Repubblica, visti gli impegni europei e la necessità di approvare una legge di stabilità, indica i rischi di elezioni prima della fine dell'anno.

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Governo di garanzia, governo neutrale fino alla fine dell'anno poi, dopo l'approvazione della legge di stabilità, urne. Con il divieto di candidatura per i membri dell'esecutivo tecnico.

Questa la strada caldeggiata dal Presidente della Repubblica Sergio Matterella alla fine del lunedì di consultazioni finali, rilevata l'impossibilità di governi politici o di un governo di minoranza.

Mattarella ha invitato i partiti a dare un nuovo governo al Paese presto, precisando che l'esecutivo neutrale, di garanzia, sarebbe in ogni momento disposto a dimettersi in caso di accordo politico tra i partiti.

Mattarella tra martedì e mercoledì dovrebbe comunicare il nome del futuro presidente del Consiglio.

In caso l'esecutivo del Presidente non abbia la fiducia, cosa molto probabile salvo l'appoggio di molti "peones" tra i partiti contrari alla soluzione quirinalizia, ovviamente si andrà al voto.

LE REAZIONI

Tra le reazioni, come prevedibile, è arrivata la bocciatura del governo di garanzia da parte della Lega e del M5s mentre il Pd ha espresso il suo appoggio al Quirinale.

Il leader della Lega Matteo Salvini ha detto: "Governo neutro? Per carità ne serve uno coraggioso. Un esecutivo che difenda in UE il principio 'prima gli italiani'".

Il capo politico M5s Luigi Di Maioboccia decisamente su twitter il governo di garanzia.

"Lavoreremo in queste ore perché si possano determinare le condizioni per un incarico che dia al Paese un governo rispettoso del voto e della volontà degli italiani che hanno attribuito al centrodestra oltre il 37 per cento dei voti" - ha detto la capogruppo di Forza Italia Anna Maria Bernini. Forza Italia in una nota ha precisato "Meglio il voto in autunno"; per quella stagione Silvio Berlusconi potrebbe essere tornato candidabile.

Il segretario reggente del Pd Maurizio Martina ha detto "Condividiamo il richiamo alla responsabilità del presidente Mattarella e ci auguriamo che venga ascoltato da tutte le forze politiche in queste ore. Il Pd non farà mancare il suo sostegno all'iniziava preannunciata ora dal Presidente".

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