Spagna, ragazza stuprata da branco: giudici sotto accusa

Spagna, ragazza stuprata da branco: giudici sotto accusa
Diritti d'autore REUTERS/Sergio Perez
Di Marta Rodriguez Martinez
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L'avvocato della diciottenne madrilena aggredita nel 2016 da cinque ragazzi durante la festa di San Firmino ha parlato a Euronews: "Nel corso del processo il ricorso all'intimidazione è stato dimostrato". Il legale di 4 dei 5 accusati: "Indignati dalla condanna"

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La legge spagnola non è responsabile della controversa sentenza della scorsa settimana nei confronti del gruppo di cinque ragazzi spagnoli, accusati di stupro di gruppo nei confronti di una diciottenne durante la festa di San Firmino, a Pamplona, nel 2016. A dirlo è Carlos Bacaicoa, avvocato della vittima, raggiunto telefonicamente da Euronews.

Il legale ha puntato il dito sui giudici e sulla loro valutazione degli elementi di prova disponibili. I cinque ragazzi, conosciuti in Spagna come la 'manada' (branco di lupi), sono stati condannati a nove anni per abuso sessuale, un reato minore rispetto allo stupro secondo il codice penale spagnolo. A distinguere i due casi è il ricorso alla violenza o all'intimidazione. Intimidazione che in base alla sentenza non ci sarebbe stata, ma che invece, secondo Bacaico, sarebbe stata ampiamente dimostrata nel corso del processo.

La lettura del verdetto ha scatenato un'ondata di indignazione in tutta la Spagna, con manifestazioni e cortei in diverse città. "Non è abuso, è stupro", lo slogan scandito dalle centinaia di persone in attesa del verdetto davanti al Tribunale della Navarra, che hanno chiesto a gran voce di cambiare la legge.

Bacaicoa ha detto che dalla sentenza "si aspettava qualsiasi cosa", compresa l'assoluzione dei cinque accusati. "C'è un giudice che fin dall'inizio ha fatto capire come la pensava e sapevamo che avrebbe votato per l'assoluzione", ha detto Bacaicoa. "Si sa come la pensa in casi di violenza e abuso sessuale", ha aggiunto senza fare nomi, ma riferendosi chiaramente al giudice Ricardo Gonzalez, che aveva descritto l'accaduto come "atti sessuali consumati in un'atmosfera festosa".

Gli accusati si sono difesi parlando di sesso di gruppo consensuale. "I mie clienti hanno accolto il verdetto con indignazione - ha detto a Euronews Agustin Martinez, legale di 4 dei 5 ragazzi -. Per noi c'è spazio solo per l'assoluzione, quindi qualsiasi condanna, per quanto minore, sarebbe sempre oggetto di ricorso. Se il processo fosse stato pubblico e tutti avessero avuto accesso alle prove, le critiche espresse negli ultimi giorni suonerebbero fuori luogo". Martinez ha aggiunto che il video dell'aggressione filmato dai cinque con uno smartphone dimostra che "non c'è stato né abuso sessuale né stupro".

Sia Bacaicoa che Martinez hanno annunciato l'intenzione di ricorrere in appello. Bacaicoa ha confessato anche che il caso ha avuto pesanti ripercussioni sulla sua vita professionale. "Sono stato sottoposto a pressioni di tutti i tipi e non sarò mai più lo stesso - ha detto -. Non pensavo che le cose sarebbero andate in questo modo".

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