Il 1. maggio il Parlamento armeno eleggerà il nuovo Primo Ministro, al posto del dimissionario Serzh Sargsyan. Il movimento di opposizione spinge l'intellettuale Nikol Pashinyan, ma il nuovo leader sarà probabilmente l'ex vice-premier, Karel Karapetyan. E le manifestazioni di piazza continueranno?
Pashinyan futuro leader?
Una carovana di automobili ha lasciato Erevan, capitale dell'Armenia, per raggiungere Gyumri, la seconda città del paese, per seguire il discorso del leader dell'opposizione Nikol Pashinyan.
Piove a catinelle sulla piazza di Gyumri, ma la folla è traboccante.
In queste settimane, il giornalista e intellettuale Nikol Pashinyan è stato l'anima delle manifestazioni che hanno scosso il paese.
Per alcuni è solo un opportunista. Per molti rappresenta, invece, la vera speranza per il futuro.
Il 1. maggio il Parlamento armeno eleggerà il nuovo Primo Ministro. Ma l'obiettivo sono le elezioni democratiche.
Chi appoggia Pashnyan
"Ci piace Nikol Pashinyan perché pensa liberamente", dice questo imprenditore, Ruben Petrosian.
"S_iamo fiduciosi, con lui possiamo risolvere i nostri guai. Quest'uomo può guidare la rivoluzione in Armenia e diventare un buon Primo Ministro_".
"Questa è una lotta, una lotta pacifica contro il nostro regime, una specie di dittatura", spiega Aleksandr Khachatryan, studente universitario.
"Questa è una lotta non contro una persona specifica, non contro il nostro ex presidente Serzh Sargsyan. Questa è una lotta contro il sistema, che ha distrutto la nostra società e la nostra economia".
Ma il nuovo primo ministro sarà....
Il probabile nuovo Primo Ministro Karel Karapetyan, già vice-Premier e attuale Primo Ministro ad interim, dovrà fare i conti con Pashinyan, ago della bilancia della nuova politica armena. Il leader dell'opposizione ha già annunciato che non appoggerà nessun candidato del partito repubblico, lo stesso di Sargsyan e di Karapetyan.
Dal nostro inviato
Il nostro inviato di Euronews, Apostolos Staikos cosi commenta: «All'interno e al di fuori dell'Armenia, molti credevano che le dimissioni di Serzh Sargsyan avrebbero messo fine alle manifestazioni di massa. Tuttavia, molti cittadini rimangono nelle strade, chiedono un cambiamento politico e sperano che la loro lotta servirà per il futuro del loro paese».