Ghouta Est, ad un mese dal cessate il fuoco ONU, "uccisi 871 civili (di cui 179 bambini)"

Ghouta Est, ad un mese dal cessate il fuoco ONU, "uccisi 871 civili (di cui 179 bambini)"
Diritti d'autore  Douma, Eastern Ghouta, in Damascus, Syria March 21, 2018. REUTERS/Bassam Khabieh
Diritti d'autore  Douma, Eastern Ghouta, in Damascus, Syria March 21, 2018. REUTERS/Bassam Khabieh
Di Lillo Montalto Monella
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Ricordate la risoluzione 2401? Non è servita a granché. Lo scrivono Syrian Network for Human Rights e Human Rights Watch

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Un rapporto di Syrian Network for Human Rights, organizzazione indipendente vicina ai ribelli siriani, denuncia che un mese dopo cessate il fuoco voluto dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU, il bilancio dei civili uccisi a Ghouta Est è di 871 persone, di cui 179 bambini. Le cifre sono state rilanciate via Twitter anche da Human Rights Watch.

La "Risoluzione 2401, adottata il 24 febbraio 2018, ha fallito nell'arginare ogni tipo di violazioni, molte dei quali costituiscono crimini contro l'umanità e crimini di guerra, con tanto di utilizzo di armi chimiche", scrive SNHR.

Nelle tre settimane successive alla risoluzione ONU, le "forze dell'alleanza siriana-iraniana hanno conquistato l'80% di Ghouta Est, assediata".

Tra le vittime segnalate dall'organizzazione anche 4 operatio di stampa e 7 operatori medici (tra cui un dottore).

La richiesta di cessazione delle ostilità per permettere gli aiuti umanitari è stata adottata alll'unanimità dai 15 membri del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. In essa veniva chiesto la fine dell'assedio alle popolazioni di Ghouta Est, Yarmouck, Foua e Kefraya per permettere i soccorsi e l'evacuazione dei feriti. Non si applicava alle operazioni contro lo Stato Islamico, al-Quaeda e Al-Nusra.

L'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley, durante una riunione sulla Siria ha bacchettato i membri del Consiglio di Sicurezza, che non hanno ritenuto Russia e Siria responsabili e di esprimere una condanna forte di Assad e degli alleati: "La storia - ha sottolineato - non sarà gentile quando giudicherà l'efficacia di questo Consiglio nell'alleviare le sofferenze del popolo siriano".

Per l'inviato speciale dell'Onu, Staffan de Mistura, che ha parlato in videoconferenza con il Consiglio di Sicurezza lo scorso 16 marzo, ormai "non c'è alcun cessate il fuoco di cui si possa parlare".

Il 12 marzo gli Usa hanno chiesto al Consiglio di Sicurezza di "sviluppare urgentemente proposte per monitorare l'attuazione della tregua e i movimenti dei civili".

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, parlando in Consiglio di Sicurezza sulla Siria, aveva elencato una lista di violazioni del cessate il fuoco stabilito con la Risoluzione 2401: "In alcune zone il conflitto e' stato meno intenso, ma non c'è stata cessazione delle ostilità. La violenza continua a Ghuta est e altrove, incluso ad Afrin, parti di Idlib e Damasco". "Assistiamo a violazioni eclatanti, attacchi indiscriminati e all'incapacità di proteggere i civili e le infrastrutture civili", ha aggiunto. "Dovrebbe essere possibile avere un cessate il fuoco, fornire aiuti, evacuare i malati e i feriti - ha ribadito - Non possiamo desistere, per il bene del popolo siriano".

Jobar vs il centro di Damasco, foto satellitari Copernicus
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