Colombia: vince la destra, trema l'accordo con le Farc

Ivan Duque, candidato presidenziale della destra di Uribe
Ivan Duque, candidato presidenziale della destra di Uribe Diritti d'autore Foto: REUTERS/Carlos Julio Martinez
Diritti d'autore Foto: REUTERS/Carlos Julio Martinez
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Piccoli numeri, storico risultato: gli ex guerriglieri entrano in Parlamento. Successo che rischia però di trasformarsi in vittoria di Pirro. I numeri della destra di Uribe rafforzano l'ipotesi di una Presidenza avversa agli accordi di pace del 2016

"Marzo pazzerello, esce il sole, apri l'ombrello": gli ex guerriglieri entrano in Parlamento (ma rischiano di vedersi stralciato l'accordo di pace)

PUBBLICITÀ

Vince la destra contraria alla pace con le Farc, perdono gli ex guerriglieri, che comunque entrano in Parlamento. Gli schiaccianti numeri del Centro democratico dell'ex presidente Uribe, alimentano in molti perplessità sul futuro che il voto di questa domenica in Colombia potrà offrire allo storico accordo del duemilasedici con la guerriglia marxista delle Forze armate rivoluzionarie. 

Foto: REUTERS/Felipe Caicedo
Sostenitori del partito degli ex guerriglieri delle FarcFoto: REUTERS/Felipe Caicedo

La destra di Uribe blinda le presidenziali

Con 19 seggi al Senato e 33 alla Camera dei deputati, il partito guidato e fondato da Uribe consolida la sua presa sulle istituzioni e si candida ad attore principale delle presidenziali che si terranno a maggio e a giugno. A emergere dalle sue fila, in elezioni primarie che per ambo gli schieramenti si sono sempre tenute questa domenica, è stato il senatore Ivan Duque. Qualora fosse lui a imporsi nelle imminenti presidenziali, ipotesi di molti è che possano anche subire un congelamento i negoziati con l'ELN, l'Esercito di Liberazione Nazionale, con cui il presidente in carica Santos contava di siglare un accordo simile a quello con le Farc, che realizzasse quindi una "pacificazione completa" del Paese.

Foto: REUTERS/Carlos Julio Martinez
Militanti del partito "Centro democratico" di Alvaro UribeFoto: REUTERS/Carlos Julio Martinez

Gli ex-guerriglieri verso una vittoria di Pirro: in Parlamento sì, ma con molte più incertezze di prima

Incoronato dalle primarie a sinistra, e designato quindi come candidato per le presidenziali di maggio è giugno, è invece stato l'ex sindaco di Bogota ed ex guerrigliero del dissolto movimento M-19, Gustavo Petro. Con poco più dello 0,3%, il partito degli ex guerriglieri delle Farc ottiene 10 dei 280 seggi del nuovo Parlamento. Un risultato già storico, ma che rischia di trasformarsi in vittoria di Pirro: la concreta prospettiva che la presidenza del Paese vada alla destra di Uribe minaccia di staccare la spina all'accordo di pace di due anni fa. 

Foto: REUTERS/Felipe Caicedo
Il candidato vittorioso delle primarie a sinistra, Gustavo PetroFoto: REUTERS/Felipe Caicedo
Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Colombia, forze speciali uccidono leader dissidente delle Farc

Elezioni in Basilicata: seggi aperti dalle 7 alle 15, domenica affluenza al 37,74% per cento

Ungheria, la candidata della sinistra chiede elezioni anticipate: La gente non vuole più Orbán