Israele-Iran: scambio di cortesie ad alzo zero

Show e affondo di Netanyahu: "Non permetteremo a Teheran di metterci un cappio al collo"
Israele che minaccia di attaccare direttamente l'Iran e l'Iran che replica promettendo rappresaglie che faranno rimpiangere qualsiasi provocazione. A tenere banco, nella giornata conclusiva della Conferenza mondiale sulla sicurezza di Monaco, è la retorica di fuoco che alimenta la guerra verbale fra Tel Aviv e Teheran. Indiretto terreno di scontro, che concentra il fuoco incrociato, è quello dello scacchiere siriano.
"Israele non permetterà al regime iraniano di mettergli al collo un cappio di terrore - ha detto Netanyahu, dopo aver brandito quello che sosteneva essere il frammento di un drone iraniano, intercettato nei cieli israeliani -. Agiremo senza esitazione per difenderci. E se necessario, interverremo non solo contro gli alleati dell'Iran, ma anche contro l'Iran".
Zarif contrattacca: "Netanyahu fumettista da circo. Vi faremmo rimpiangere ogni provocazione"
"Fumettista da circo", gli ha risposto per le rime il Ministro degli esteri iraniano Zarif, parlando di "propositi che non meritano neanche una risposta". Poi però un affondo sulla presunta invincibilità israeliana e la minaccia che Teheran non resterà a guardare. "Posso garantirvi che se gli interessi dell'Iran fossero minacciati, l'Iran risponderà con fermezza. E credetemi, sarà una risposta che farà rimpiangere di aver agito contro di noi". "Non saremo comunque certo noi a violare un accordo che, nonostante tutti gli sforzi profusi da Netanyahu, ci siamo impegnati per raggiungere e mettere in pratica", ha poi aggiunto in riferimento a quello sul nucleare, siglato nel 2015 con Unione Europea e Stati Uniti.
Monito a Kerry sull'accordo nucleare: "Considerarlo già morto metterebbe il fuoco alle polveri"
Allora tra i suoi architetti nell'ombra, l'ex Segretario di Stato americano John Kerry, sempre da Monaco ha dato credito all'impegno ribadito da Zarif. "Sbagliato - ha detto - presumere che l'Iran si doterà dell'atomica prima della scadenza dell'accordo". Partire da un tale assunto, il suo monito, rischierebbe soltanto di mettere fuoco alle polveri.