Silenzio sulle armi ed elogio a soccorritori e forze dell'ordine. Il Presidente degli Stati Uniti e First Lady al Broward Hospital. Polemica intanto sulla sottovalutazione della minaccia da parte dell'FBI
Sullo sfondo del suo assordante silenzio sul controllo delle armi e con l'FBI nell'occhio del ciclone per aver sottovalutato le segnalazioni sul killer di Parkland, Trump ha reso visita insieme alla First Lady Melania, ai feriti della sparatoria di mercoledì, ricoverati al Broward Hospital. Il Presidente degli Stati Uniti ha qui incontrato anche lo staff medico e riservato i suoi unici commenti alla stampa, all'elogio del personale intervenuto per gestire emergenza e primi soccorsi.
"Ho parlato con le vittime - ha detto Trump -. È molto triste che tutto ciò sia potuto accadere, ma il lavoro fatto da medici, infermieri, ospedale, soccorritori e forze dell'ordine è stato davvero incredibile".
Raro mea culpa dell'FBI: "Sapevamo, ma abbiamo sottovalutato"
E mentre Parkland si stringe intorno alle 17 vittime di Nikolas Kruz, il 19enne autore della strage, monta la polemica per la sottavalutazione della minaccia da parte dell'FBI. Con un raro mea culpa, affidato a un comunicato, Quest'ultima ha infatti riconosciuto di non aver dato seguito a una segnalazione, che a inizio gennaio ne indicava instabilità e volontà di uccidere, probabilmente in una scuola. Già a settembre, la stessa FBI era peraltro stata informata di un video su YouTube, in cui Kruz diceva di voler diventare un "killer professionista nelle scuole".