Gente di mare e di frontiera: Croazia e Slovenia litigano ancora sui confini

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Di Cristiano Tassinari
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Dopo la decisione del Tribunale Internazionale del Mare di L'Aja, la Slovenia comincia ad attuare la propria sovranità su un pezzo della Baia di Pirano, nel Mare Adriatico. Ma i croati non ci stanno. E i pescatori sono preoccupati....

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La disputa di confine marittimo tra Slovenia e Croazia non conosce tregua. Nemmeno dopo la sentenza del Tribunale Internazionale del Mare che riconosce la sovranità slovena su una parte della baia di Pirano, nel mar Adriatico. Alle prime mosse della Slovenia, non si è fatta attendere la reazione del ministro croato degli interni Davor Bozinovic.

"La polizia croata nella baia di Savudrija sta facendo il suo lavoro, proteggendo gli interessi della Repubblica di Croazia, e dei pescatori croati".

Sono soprattutto i pescatori, infatti, ad essere preoccupati: ora temono le multe minacciate dalle autorità di Lubiana. Giuliano Vizintin fa il pescator proprio a Savudrjia (Salvore, in italiano). 

"Se queste sanzioni fossero vere e non fossi in grado di pagare perché non ho quei soldi, cosa succederebbe a me e alla mia famiglia?"

Secondo il governo croato il problema della frontiera di mare si risolve soltanto con un nuovo accordo bilaterale con la Slovenia.

I conflitti di confine tra Croazia e Slovenia vanno avanti da un quarto di secolo, dai tempi dell'indipendenza dei due paesi dalla Jugoslavia.
Con il verdetto di arbitrato del 29 giugno 2017, la Slovenia ha ottenuto un "punto di congiunzione" con le acque internazionali, un corridoio speciale nel Golfo di Trieste.

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