Per l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea la priorità ora è "preservare la sicurezza e l'indipendenza del Libano".
La situazione in Siria è ancora "tesa", "non è ancora il momento" per il ritorno dei rifugiati che hanno lasciato il Paese. Parola di Federica Mogherini nel corso del viaggio a Beirut dopo la crisi politica che ha investito il governo di Saad Hariri. Per l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea la priorità ora è "preservare la sicurezza e l'indipendenza del Libano".
"Siamo rimasti estremamente soddisfatti del suo ritorno a Beirut e della ripresa delle attività del governo che presiede", ha detto la rappresentante della diplomazia Ue.
La Mogherini annuncia un programma da 44 milioni di euro per la stabilità e lo sviluppo sociale del Paese.
"Per noi, il ritorno dei siriani che vorranno tornare in Siria dovrà avvenire quando saranno garantite le condizioni di sicurezza e di dignità dei profughi e su base volontaria", ha aggiunto.
La Mogherini ha sottolineato "i progressi" fatti dagli ultimi mesi in campo politico, con l'approvazione della riforma elettorale con la quale i libanesi torneranno alle urne dopo nove anni di rinvii.
Il Libano ospita oltre un milione di rifugiati siriani, e la sua stabilità è cruciale per evitare una nuova crisi migratoria in Medio Oriente e in Europa.