L'ipotesi di un governo di "cooperazione-coalizione" si fa strada in una nuova tornata di trattative, prima che si torni alle urne. Si tratterebbe di una sorta di governo di scopo, nel quale conservatori e socialdemocratici collaborano su punti chiave. Ma la strada è tutta in salita.
La Germania di Angela Merkel si avventura nelle terre ignote della trattativa all'italiana. Dopo il fallimento dell'ipotesi di una coalizione di governo composta dai conservatori della CDU, dai liberali dell'FPD e dai Verdi - la cosiddetta coalizione Giamaica - la sola possibilità per evitare subito nuove elezioni è tentare una strada di riconciliazione con i grandi rivali ma vecchi alleati, i social-democratici dell'SPD. Martin Schulz aveva scartato l'idea, ma la proposta è quella di un governo di scopo, con alcuni punti comuni su cui lavorare. Ipotesi che non piace per nulla ai bavaresi della CSU.
Alexander Dobrindt, Presidente del Comitato Nazionale della CSU: "L'ipotesi Co-Co - Cooperazione-Coalizione - è un totale no per quanto mi riguarda. Non ho alcun interesse a discutere con l'SPD di un accordo di questo tipo. Quel che conta sono le prospettive per il Paese".
A ormai 3 mesi dalle elezioni del 24 settembre, ogni giorno senza governo rende più fragile la leadership di Angela Merkel. I socialdemocratici di Schulz insistono sulla necessità di un governo stabile e l'apertura alle trattative non potrà che riservare dei vantaggi al partito crollato al 20% alle urne.