L'ex generale croato-bosniaco suicidatosi al termine di un'udienza al tribunale internazionale dell'Aja è morto per insufficienza cardio-circolatoria dovuta all'azione del veleno
Era cianuro il liquido marrone assunto da Slobodan Praljak per suicidarsi nell'aula del Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia.
L'autopsia sulla salma dell'ex generale croato-bosniaco morto mercoledì all'Aja ha parlato. Il veleno ha provocato un arresto cardio-circolatorio fatale per l'ex capo militare, che era stato appena condannato in appello a vent'anni di carcere per crimini di guerra e contro l'umanità perpetrati durante il conflitto in Bosnia.
Ora l'inchiesta deve stabilire come Praljak si sia procurato la sostanza e abbia potuto portarla in tribunale. Nei giorni scorsi i giornali bosiaci e croati avevano parlato di eventuali complicità fra le guardie carcerarie.
Ieri, la televisione croata ha reso omaggio a Slobodan Praljak, che a Zagabria era considerato un eroe per il suo ruolo nella guerra a fianco dei croato-bosniaci.