Viaggio nella galassia dell'estrema destra ungherese

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Di Euronews
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Il marketing politico della paura, a pochi mesi dalle elezioni

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Per il governo ungherese George Soros è il nemico pubblico n° 1, in vista delle prossime elezioni politiche di aprile. Accusato di aver pianificato l'invasione di migranti e rifugiati in Europa, il miliardario, investitore e attivista ungherese, naturalizzato statunitense, denuncia la campagna contro di lui, definendola uno specchietto per le allodole, per distrarre gli elettori dai veri problemi del paese.

Orban sulla cresta dell'onda populista

Il premier Viktor Orban ha approfittato della commemorazione dell'insurrezione antisovietica del 1956 per attaccare ancora Soros sul tema delle politiche migratorie europee come minaccia alla civiltà e cultura del continente:

*È questo impero della speculazione finanziaria che ha catturato Bruxelles e diversi stati membri e che ci affligge con lo spostamento di massa delle popolazioni, con milioni di migranti, una nuova invasione. *

Alla manifestazione c'è comunque qualche contestatore. Un uomo viene portato via di forza mentre grida: 

Via questo governo corrotto! Hanno coperto di vergogna la commemorazione del '56! Sono solo una banda di sporchi ladri!

In un reportage speciale dedicato all'Ungheria, euronews ha indagato sull'apparente scivolamento verso l'estrema destra del paese.

Per trovare risposte, siamo andati alla frontiera con la Serbia, che migliaia di migranti hanno cercato di attraversare illegalmente nel 2015. Qui abbiamo incontrato il sindaco di Ásotthalom, che è anche il vice-presidente dello Jobbik, il partito di estrema destra ungherese che è ora il principale sfidante di Fidesz, la formazione attualmente al potere.

Dice László Toroczkai, sindaco di Ásotthalom

*Vogliamo preservare le nostre tradizioni, io rispetto l'Islam, ma è impossibile nel mio paese, perché l'Islam non è compatibile con le tradizioni ungheresi. Questa è una città ungherese, è una città cattolica. Possiamo accogliere solo chi accetta questo stato di cose. *

Estrema destra: avanti c'è posto

Sono preoccupazioni espresse anche da un altro e nuovo partito della destra radicale, Forza e determinazione, pronto a partecipare alle elezioni. Il co-leader Balázs László:

Secondo le statistiche, fra 50 o 60 anni, la popolazione del nostro continente potrebbe essere etnicamente sostituita e se non facciamo nulla è chiaro i bianchi scompariranno.

Un militante è sulla stessa linea: 

Dobbiamo ad esempio evitare il neo-liberalismo e l'immigrazione mussulmana nei nostri paesi, dobbiamo impedire questi fenomeni che stanno accadendo nei paesi occidentali e che, secondo me, li stanno rovinando. 

Il reportage integrale andrà in onda su euronews questa sera a partire dalle 20.40 in Insiders.

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