Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Chiude il campo profughi greco di Oinofyta

Chiude il campo profughi greco di Oinofyta
Diritti d'autore 
Di Euronews
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

La ONG "Do you part" resta in Grecia

PUBBLICITÀ

L’America che si riscatta ha il volto e le azioni della 53enne Liza Campbell attivista della ONG “Do your part”. Ha diretto il campo profughi greco di Oinofyta che viene chiuso . Ma i suoi 18 mesi di esperienza con i profughi sono un patrimonio per tutti.

Lisa Campbell, Executive director of ‘‘Do You part’’ / Greece: Ho imparato ad amare queste persone che ho aiutato…ho imparato, ho confermato quello che ho sempre saputo. Siamo tutti uguali, tutti esseri umani come questi ragazzi che hanno bisogno di un avvocato che li sostenga, loro e le organizzazioni, che spieghi quanto sia ingiusto tutto cio’ e come invece dovrebbero andare le cose”.

Suo marito, i suoi 4 figli e sei nipoti vivono negli Stati Uniti. Campbell non condivide la chiusura del campo e ha deciso di aprire una comunità di accoglienza nella stessa Oinofyta. Vuole continuare a combattare per i diritti dei rifugiati.

Lisa Campbell: Via la burocrazia, trattiamoli come esseri umani, non sono dei numeri, sono esseri umani. Certo so che sono tanti, ma ognuno è un individuo. Entriamo in contatto con loro, capiamo chi sono e smettiamola di averne paura, questo valga per tutta l’Europa.

Apostolos Staikos, euronews: «Purtroppo adesso devono salutarsi ma durante gli ultimi 18 mesi i volontari, i volontari delle ong e i rifugiati sono diventati amici. Magari resteranno in contatto per avere notizie gli uni degli altri »

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Grecia: bambini rifugiati accolti in famiglia

Grecia, due salvataggi di migranti in mare a Gavdos in poche ore

Grecia: la battaglia dei venditori di souvlaki per sopravvivere all'ondata di caldo