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Gruppo Amici della Siria: no alla ricostruzione se Assad resta al potere

Gruppo Amici della Siria: no alla ricostruzione se Assad resta al potere
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Di Cinzia Rizzi
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Transizione politica e partenza di Assad le condizioni poste da Usa, Gran Bretagna e altri Paesi per aiutare a ricostruire il Paese

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Niente ricostruzione della Siria con Bashar al-Assad al potere. E’ il Ministro degli Esteri britannico Boris Johnson a sostenerlo, facendo da portavoce per il cosiddetto Gruppo degli Amici della Siria, che comprende Stati Uniti, Gran Bretagna e altri Paesi occidentali e arabi. Il collettivo si è riunito lunedì a New York, a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. ‘‘Aiuteremo a ricostruire il Paese solo con una transizione e la partenza di Assad’‘, ha sottolineato l’ex sindaco di Londra.

Intanto la Russia, attraverso il Ministro della Difesa, ha confermato che le Forze Siriane Democratiche (FDS) hanno occupato le posizioni sulla riva orientale dell’Eufrate, nei pressi di Deir al-Zor, nell’est del Paese al confine con l’Iraq. Le truppe sono riuscite a cacciare i militanti dello Stato Islamico da un certo numero di villaggi, nella periferia della città che si trova nelle mani dei soldati del Califfato da ormai tre anni.

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