Gli esperti si scagliano contro le autorità, essendo quella dei monsoni stagionale una realtà da tenere in considerazione
PUBBLICITÀ
Mentre tutti gli occhi sono puntati sul Texas, c‘è un’altra area del mondo che sta soffrendo a causa delle gravissime inondazioni. Si tratta dell’Asia meridionale, in particolare India, Nepal e Bangladesh, dove ormai da settimane, almeno 40 milioni di persone sono state coinvolte dal fenomeno.
UP flood situation grim, toll rises to 108; 3 die in Himachal landslide https://t.co/NjgyLQj8xo pic.twitter.com/l3wSxtZ8Ml
— Times of India (@timesofindia) 1 settembre 2017
E la mancanza di preparazione e prevenzione da parte delle autorità per un evento, come quello dei monsoni stagionali, che è del tutto prevedibile, ha fatto storcere il naso ai più.
“In generale non integriamo modelli climatici o eventi climatici nel modo in cui pianifichiamo le cose. Siano esse infrastrutture o l’industria, o qualsiaso cosa. E se non lo facciamo, andiamo incontro a danni ancor più importanti. Tendiamo a considerarlo come un disastro, piuttosto che qualcosa di inevitabile di cui dobbiamo tenere conto”, spiega Shreeshan Venkatesh, ricercatore al Centro per la scienza e l’ambiente.
HQ IDS coordinated extensive Flood Relief(by Army & AF) in Assam,Bihar & UP since mid Aug:In Bihar only 2000 rescued, 12456 provided Med Aid pic.twitter.com/Y0CEy3c7BT
— HQ IDS (@HQ_IDS_India) 1 settembre 2017
In queste che sono già state definite dagli esperti come le alluvioni più devastanti della regione, le vittime – secondo un bilancio ancora provvisorio – sono oltre 1400. Interi villaggi sono stati distrutti e la mancanza di cibo e acqua pulita ha fatto scattare l’allarme.