Quasi due milioni i musulmani che affrontano la tappa del pellegrinaggio
Vestiti di bianco, quasi due milioni di fedeli questo giovedì salgono sul Monte Arafat, la collina di granito alta appena 70 metri che si eleva nei pressi de La Mecca, in Arabia Saudita. Il pellegrinaggio si svolge nell’ambito della Hajj. Qui, secondo la tradizione, 1.400 anni fa il profeta Maometto pronunciò il sermone d’addio ai suoi seguaci chiedendo l’unità dei musulmani. Secondo i fedeli in questa giornata la porte del paradiso sono aperte e le preghiere vengono ascoltate.
“Sono venuta qui – dice una donna filippina – otto volte. Sono venuta sul monte Arafat per pregare per mia figlia, mio figlio, la mia famiglia, per i musulmani filippini e per tutti i musulmani del mondo”.
Venerdì i pellegrini riprenderanno il loro cammino verso la tappa successiva, che prevede il lancio di 7 sassi contro le tre steli che rappresentano il diavolo. Nel 2015 una brusco movimento della folla causò 2.300 morti.
Le autorità saudite hanno deciso di dispiegare più di 100.000 agenti di sicurezza. La forze dell’ordine hanno installato dispositivi per evitare che la strage si ripeta.