A Gerusalemme la protesta dei palestinesi continua

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La preghiera dei fedeli musulmani si è svolta fuori dalla Città Vecchia per le misure di sicurezza che restano intorno alla moschea di Al Aqsa

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A Gerusalemme la protesta dei palestinesi continua. La preghiera dei fedeli musulmani si è svolta fuori dalla Città Vecchia per le misure di sicurezza che restano intorno alla moschea di Al Aqsa, dopo che Israele ha tolto i metal detector all’ingresso del terzo luogo sacro dell’Islam. Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha chiesto formalmente che le restanti misure di sicurezza vengano tutte rimosse:

“Tutte le nuove misure di sicurezza installate dal 14 luglio ad oggi devono essere rimosse, così può tornare la normalità a Gerusalemme e si potranno riprendere le relazioni bilaterali”.

L’ambasciatore israeliano alla Nazioni Unite punta il dito contro Abbas:
“La priorità di Israele – ha dichiarato Danny Danon – è di mantenere la sicurezza sul Monte del tempio per visitatori e fedeli. La priorità dei palestinesi è instillare la violenza… il presidente Abbas non solo ha l’audacia di affermare di cercare la pace, ma attivamente promuove, glorifica e finanzia il terrore”.

La tensione intorno alla Spianata delle Moschee resta alta. Dopo la preghiera di questo martedì si sono verificati scontri tra palestinesi e forze dell’ordine israeliane.

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