Assalto finale alla città vecchia di Mosul da parte delle unità d’elite del servizio anti-terrorismo iracheno.
L’attacco, preceduto da bombardamenti aerei, mira a strappare alle milizie dello Stato Islamico la città dove nell’estate 2014 Al Baghdadi si autoproclamò Califfo.
Così facendo, l’Isil perderebbe il controllo della propria capitale finanziaria.
Mohammed al-Khodari, portavoce Ministero della Difesa: “La situazione sta evolvendosi secondo i piani, ma a causa dei continui colpi inferti alle milizie dell’Isil, queste ultime hanno intrapreso nuove strade, usando i civili come scudo per proteggersi, ora la priorità per le Forze irachene è aprire corridoi di sicurezza, prima ancora di avanzare sul territorio, la cosa principale è salvare la gente dallo Stato Islamico”.
Un rapporto della Croce Rossa Internazionale denuncia che il numero delle vittime civili è quattro volte superiore ad altri tipi di conflitti.
Inoltre, secondo le stime fornite dalle Nazioni Unite, sono oltre centomila i civili ancora intrappolati.