Manuel Noriega, l'ex dittatore di Panama che sfidò George Bush

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Di Gioia Salvatori
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Generale, ex agente Cia e narcotrafficante. I mille volti di _cara de piña_

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Capo di una dittatura militare a Panama dall’83 all’89, ex agente Cia, poi incarcerato per narcotraffico, riciclaggio e persecuzione di oppositori politici. Questo è stato il generale Manuel Antonio Noriega , figura chiave della storia centroamericana del 900.

Nato a Panama nel ’34 Noriega non conobbe mai suo padre, crebbe con una zia, in un quartiere malfamato della Capitale sullo stretto. Studiò da soldato anche in Perù e in Georgia, a 50 anni era capo dello stato maggiore panamense e già aveva guidato i servizi segreti nel suo Paese.

Negli anni 70 e 80 Noriega fu al servizio della Cia e aiutò i gruppi controrivoluzionari filostatunitensi, i ‘contras’ , in El Salvador e Nicaragua, fino a quando gli Stati Uniti lo accusarono di narcotraffico, nel 1988. Qui tutto cambia: Noriega diventa nemico di Washington e a breve finirà la sua vita da uomo libero. Troppo vicino al cartello di Medellin, è accusato anche di riciclaggio.

Noriega in una manifestazione pubblica dice: “Dico agli americani che la smettano di minacciarmi perché non ho paura della morte”.

Nell’ ’89 Noriega prova invano il colpo di coda: annulla il risultato delle elezioni a Panama, si fa nominare lider maximo e tenta il colpo di Stato. La risposta del presidente americano George Bush è repentina: ‘‘Le minacce sconsiderate del generale Noriega e gli attacchi contro gli americani a Panama sono un pericolo per i 35mila cittadini statunitensi che vivono nel Paese. Perciò ho inviato le nostre forze armate: per proteggere gli americani e per consegnare Noriega alla giustizia statunitense”.

Manuel Antonio Noriega

Così 27mila soldati americani invadono Panama con l’operazione chiamata ‘giusta causa’ ; cercano casa per casa Noriega che però si è rifugiato nell’ambasciata vaticana e che alla fine si consegna stressato, pare, dalla musica hard rock che gli americani usavano per farlo uscire dal rifugio.

Processato a Miami per otto capi d’imputazione tra cui traffico di droga e riciclaggio,il generale Manuel Noriega viene condannato a 40 anni di prigione. Noriega rigetta le accuse e si presenta al processo come un oppositore dell’imperialismo americano.

Gli americani non sono gli unici che lo processano; dopo 20 anni, nel 2010, arriva l’estradizione in Francia dove era stato condannato in contumacia per riciclaggio.
A 77 anni ancora un’estradizione ma questa volta verso il suo Paese. A Panama viene condannato 3 volte a 20 anni di prigione per la scomparsa di tre oppositori. Uscirà dal carcere per andare agli arresti domiciliari solo nel gennaio del 2017, vecchio e malato. Il suo soprannome era cara de piña , faccia di ananas per via del volto butterato a causa del vaiolo.

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