La loro casa in Cisgiordania subì un attacco incendiario. Morirono il padre, la madre e il figlio minore. Il maggiore soffre per le gravi ustioni
In questa casa di Duma, un villaggio della Cisgiordania sotto controllo israeliano, abitava una famiglia palestinese. Nel 2015 una bomba incendiaria la distrusse.
Morirono i genitori, Saad Dawabsheh, e sua moglie Riham Dawabsheh, e Ali, il figlio di 18 mesi. Il figlio più grande, Ahmad , allora quattrenne, rimase gravemente ferito. I parenti fanno causa al governo israeliano per avere un indennizzo.
Hussein Dawabsheh , il nonno del piccolo superstite, spiega:
Ahmad ora si trova senza padre e senza madre. Soffre per le conseguenze delle ustioni e per il suo stato psicologico. Ogni volta che si fa la doccia, chiede: perché il mio corpo è ridotto cosî? Perché mi hanno fatto questo?
Lasciati senza protezione
La famiglia del piccolo Ahmad accusa il governo israeliano di non aver protetto gli abitanti di un territorio sotto la sua responsabilità e di aver ignorato le esortazioni alla violenza che provenivano da frange fondamentaliste ebraiche.
Il ministro della giustizia israeliano Avigdor Lieberman ha già detto che lo stato non indennizzerà il piccolo.
Liberman: “L’Etat ne dédommagera pas le seul survivant de la famille Dawabsheh” https://t.co/dmAl71d7nRpic.twitter.com/AYIMLM8klj
— Alyaexpress-News (@AlyaexpressNews) 30 aprile 2017
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The plight of the Dawabshe family: N.Dawabsheh is recounting the horrible incident | https://t.co/J3osT2noxw#HumanRigtsAbusepic.twitter.com/hyeJT4qDPU— Middle East Monitor (@MiddleEastMnt) 17 marzo 2017