Geert Wilders, il candidato dell’estrema destra olandese alle elezioni legislative del 15 marzo, pensa che il Corano dovrebbe essere vietato nei Paesi Bassi come è già vietato il “Mein Kampf” di Adolf
Geert Wilders, il candidato dell’estrema destra olandese alle elezioni legislative del 15 marzo, pensa che il Corano dovrebbe essere vietato nei Paesi Bassi come è già vietato il “Mein Kampf” di Adolf Hitler. In un’intervista a Euronews, l’antislamista fondatore del “Partito per la libertà” ha spiegato che, a suo avviso, avrebbe un impatto significativo sull’immigrazione.
“Preferirei che non ci fosse affatto in Olanda, visto che è già proibito il ‘Mein Kampf’. Il divieto per certi versi potrebbe sembrare fortemente simbolico, ma avrebbe un effetto reale. Se un Paese ha una politica sull’immigrazione più rigida di altri, la maggior parte degli immigrati andrà nei Paesi che hanno politiche più morbide”.
Preoccupati da quello che definiscono un “clima di estremismo crescente”, incoraggiato dallo stesso Wilders, i membri della comunità musulmana hanno partecipato a un incontro organizzato dal Centro euromediterraneo per la migrazione e lo sviluppo, in una moschea di Amsterdam.
“Siamo preoccupati che una minoranza diventi vittima di quella che, in realtà, è stata la crisi del capitalismo – ha detto a margine uno dei partecipanti – La prima crisi del capitalismo risale al 2008, abbiamo visto i posti di lavori diminuire. Le persone hanno quindi ragione ad essere arrabbiate, ma non è corretto che riversino la loro rabbia sulle minoranze”, ha detto uno dei partecipanti.
Durante il suo intervento, il presidente del Centro euromediterraneo Abdou Menebhi si è scagliato contro il clima di odio creato, ha detto, “dai politici populisti e di estrema destra, che cercano di distruggere la società”.