Cina, nuova frenata dell'economia. Pechino punta su innovazione e liberismo

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Di Debora Gandini
Cina, nuova frenata dell'economia. Pechino punta su innovazione e liberismo

Anche la Cina rallenta. L’obiettivo di crescita del Pil stabilito per il 2017 è dunque del 6.5%. Lo scorso anno, la seconda economia mondiale si era prefissa una crescita tra il 6,6% e il 7%, arrivando a ottenere un’espansione del 6,7% grazie al contributo di prestiti bancari da record, di un boom immobiliare e di miliardi di investimenti governativi.

Pechino dovrà ora affrontare sfide severe ma i pilastri dell’economia cinese restano solidi, annuncia il premier Li Keqiang, rassicurando anche sulla affidabilità delle banche. “Abbiamo molti strumenti finanziari che si possono utilizzare. Abbiamo la fiducia., la capacità e i mezzi per prevenire rischi sistemici”.

Il premier ha quindi promesso che la Cina non modificherà il suo impegno di promozione della cooperazione economica globale, confermando il suo impegno sul fronte dell’ambiente: riduzione dei consumi di energia di almeno il 3,4% per unità del Pil e riduzione dell’inquinamento. Infine, parlando dal palco del al 12esimo Congresso nazionale del popolo, Li Keqiang ha sottolineato che un ritorno al protezionismo accrescerebbe solo le incertezze globali.