Il candidato socialista Benoît Hamon non è più solo nella difficile rimonta nei sondaggi delle presidenziali francesi.
Il candidato socialista Benoît Hamon non è più solo nella difficile rimonta nei sondaggi delle presidenziali francesi. In un fast food si è presentato accompagnato dal suo nuovo alleato, l’ecologista Yannick Jadot, che la scosa settimana aveva annunciato il suo ritiro.
Merci aux écologistes d'avoir approuvé par leur vote le soutien de
yjadot</a> à ma candidature. Nous sommes unis, pour la victoire. <a href="https://t.co/4zWqF5Ob1C">pic.twitter.com/4zWqF5Ob1C</a></p>— Benoît Hamon (
benoithamon) 26 febbraio 2017
Rivolgendosi ai lavoratori e ai rappresentanti sindacali, Benoît Hamon ha puntanto il dito contro l’evasione fiscale delle multinazionali sottolineando che una società dovrebbe far sapere da dove provengono i soldi del suo fatturato in modo che tutti sappiano dove vengono pagate le tasse. “Al momento ci sono sistemi che permettono di trasferire profitti a una società esterna, senza pagare nulla in Francia, tutto questo deve finire”, ha concluso il candidato.
En compagnie de
yjadot</a> nous arrivons au <a href="https://twitter.com/hashtag/McDonald?src=hash">#McDonald</a>'s pour parler des difficultés que rencontrent les salariés liées à l'évasion fiscale. <a href="https://t.co/uaT8o6I8zU">pic.twitter.com/uaT8o6I8zU</a></p>— Benoît Hamon (
benoithamon) 27 febbraio 2017
Des milliards d'eur échappent à nos services publics à cause de la délinquance financière. Je serai intraitable pour lutter contre l'évasion pic.twitter.com/6ByK73qMFL
— Benoît Hamon (@benoithamon) 27 febbraio 2017
L’outsider socialista delle sta facendo una campagna elettorale in modo meno convenzionale rispetto ai suoi avversari. Hamon gira non solo giorno ma anche di notte tra bar, edicole e mezzi pubblici, nelle periferie per capire come migliorare le condizioni del Paese reale.
Avec le manager du restaurant #Magenta nous échangeons sur les conditions de travail précaires que connaissent notamment les jeunes salariés pic.twitter.com/VbGYUVS58H
— Benoît Hamon (@benoithamon) 27 febbraio 2017