Svizzera: per la Corte Europea ok a lezioni di nuoto miste per studentesse musulmane

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Di Luca Colantoni
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Strasburgo rigetta il ricorso di due famiglie svizzere di origini turche: "Non si tratta di una violazione"

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Le ragazze musulmane in Svizzera
dovranno frequentare lezioni di nuoto miste. A stabilirlo la Corte europea dei diritti dell’uomo di Starsburgo per la quale la Svizzera “ha il diritto di dare la precedenza alle regole della
scuola e alla piena integrazione”. La Corte ha ammesso che costringere le ragazze musulmane a nuotare con i maschi è si “un’interferenza nella libertà di religione”, ma “non si tratta di una violazione”. La soddisfazione del capo del dipartimento della pubblica Istruzione di Basilea Christoph Eymann: “Questa decisione significa che siamo sulla strada giusta. Siamo in dialogo costante con le associazioni religiose e aperti ad ogni suggerimento. Questa decisione rende evidente che la scuola elementare ha gli stessi principi per tutti”

Il caso è scoppiato quando due famiglie svizzere di origine turca decisero di non mandare le figlie adolescenti alle lezioni di nuoto miste e obbligatorie. Costrette dalle autorità scolastiche a pagare una multa, fecero ricorso per violazione dell’articolo nove della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Ricorso rigettato da Strasburgo che, spiega, intende “proteggere i ragazzi stranieri da qualsiasi forma di esclusione sociale”

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