Germania: fermato un tunisino di 26 anni, era con Anis Amri la sera prima dell'attentato di Berlino

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Di Euronews
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L'uomo è indagato per frode ai servizi sociali. Anche la Svizzera apre un procedimento penale contro ignoti

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Fervono le indagini sull’attacco al mercatino di Berlino: in Germania è stato fermato in un raid notturno un tunisino di 26 anni e anche la Svizzera ha aperto un procedimento penale contro ignoti: si sospetta che qualcuno nel Paese abbia supportato l’attentatore Anis Amri violando le leggi contro il terrorismo di matrice islamista.

In Germania continuano perquisizioni e difficili ricerche dopo il fermo del tunisino di 26 anni; Frauke Koehler, portavoce della procura federale, dice: “Stando a quanto sappiamo, il sospettato e Anis Amri, si conoscevano dalla fine del 2015. Sappiamo che si sono incontrati in un ristorante la sera prima dell’attacco nel quartiere di Gesundbrunnen”.

Il 26enne tunisino è indagato per frode ai danni dei servizi sociali, del materiale è stato requisito in un centro per rifugiati tedesco dove abitò.
Altre novità riguardano la pistola che Anis Amri aveva con sé quando era in fuga a Sesto San Giovanni, usata per ferire l’agente italiano Christian Movio il 23 dicembre: la polizia scientifica ha confermato che è la stessa che ha ucciso Lukasz Urban, l’autista polacco del tir usato per la strage nella capitale tedesca in cui persero la vita 12 persone travolte dal camion.

L’arma è una calibro 22 fabbricata in Germania, i bossoli repertati dalla polizia tedesca e da quella italiana sono senza dubbio usciti dalla stessa pistola

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