La Grecia è rimasta paralizzata per uno sciopero generale contro le annunciate nuove misure di austerità decise dal governo di Alexis Tsipras su richiesta del Fondo Monetario Internazionale e dell’Uni
La Grecia è rimasta paralizzata per uno sciopero generale contro le annunciate nuove misure di austerità decise dal governo di Alexis Tsipras su richiesta del Fondo Monetario Internazionale e dell’Unione europea.
Scuole e uffici pubblici chiusi, trasporti locali paralizzati, e così anche treni e navi traghetto. L’agitazione è stata promossa dai sindacati del settore privato e da quelli della pubblica amministrazione.
Lo scenario resta drammatico, con migliaia di persone costrette alla disoccupazione che ormai tocca il 23,4 per cento e col potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti ridotto di un terzo.
“In ogni famiglia c‘è qualcuno depresso. Davvero, ci sono enormi difficoltà non solo a livello economico ma anche nella sfera sociale”.
“Le nostre pensioni sono state ridotte al 40 per cento. La gente non ha nemmeno i soldi per pagare le tasse. Abbiamo lavorato duro e abbiamo pagato un sacco di contributi. E ce li hanno presi in anticipo”.
“La possibilità di rivedere l’accordo tra il governo e le banche nel senso di far accrescere l’austerità ha messo in allarme i sindacati greci che temono nuovi tagli ai salari e alle pensioni e per questo hanno intensificato le proteste”.