Confermate le indiscrezioni del Washington Post. Lunedì la nomina del generale in pensione
Donald Trump conferma le indiscrezioni del Washington Post: sarà l’ex l’ex generale dei marines James Mattis il nuovo Segretario alla difesa degli Stati Uniti. Come anticipato dal quotidiano, la nomina verrà ufficializzata lunedì.
Qui l’articolo del Washington Post
Poche ore prima della conferma da parte dello stesso Trump, il suo staff si era affrettato a smentire, sostenendo su Twitter che “nessuna decisione” fosse stata ancora presa.
No decision has been made yet with regard to Secretary of Defense. #TrumpTransition
— Jason Miller (@JasonMillerinDC) 1 dicembre 2016
Ostacoli alla nomina (e consigli sul waterboarding)
Conquistati i galloni in Afghanistan in Iraq, Mattis aveva declinato in primavera l’offerta di opporsi a Trump alle primarie repubblicane.
Perché l’ex generale, in pensione dal 2013, possa assumere l’incarico, il Congresso dovrà però prima emendare una legge che impone al Segretario alla difesa di non essere in servizio da almeno 7 anni.
Proprio le sue opinioni sulla scarsa efficacia del waterboarding avrebbero indotto Trump a un ripensamento sulla reintroduzione di questa tecnica, un tempo utilizzata a Guantanamo e dalla CIA per indurre alla confessione i prigionieri.
La scelta di Mattis sembra confermare la marcata svolta che Trump si appresta a imporre alle politiche di difesa, rispetto alla linea adottata da Barack Obama. L’ex generale è noto per le sue posizioni fortemente anti-iraniane. Acceso critico dell’accordo sul nucleare, ha in più occasioni parlato dell’Iran come della “peggiore minaccia a stabilità e pace in Medio Oriente”.