Siria, Putin ottimista sul rispetto dell'accordo con gli USA. A Dabiq verso lo scontro finale con l'ISIL

Siria, Putin ottimista sul rispetto dell'accordo con gli USA. A Dabiq verso lo scontro finale con l'ISIL
Di Debora Gandini
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Putin: "bene l'intesa con gli Usa, ma Washington rispetti accordi sulla Siria." Secondo il leader del Cremlino i terroristi stanno cercando di riorganizzarsi

PUBBLICITÀ

E’ una tregua fragile e più volte violata quella in vigore da una settimana in Siria. Mentre la pace sembra ancora lontana, dalla Russia arriva uno spiraglio di ottimismo ma anche un monito. Il leader del Cremlino Putin ha valutato positivamente gli accordi raggiunti con gli Stati Uniti sottolineando tuttavia che i terroristi stanno cercando di riorganizzarsi.

“Abbiamo concordato con Washington che i miliziani di Al-Nusra e i loro simili sarebbero stati separati dalle fazioni dell’opposizione considerate ‘sane’. Ma quello che abbiamo sotto gli occhi non corrisponde a una separazione tra l’opposizione e i terroristi”, ha dichiarato il leader del Cremlino.

Le parole di Putin arrivano poche ore dopo la riunione cancellata presso il Consiglio di sicurezza dell’Onu perché, secondo Mosca, gli Stati Uniti si erano rifiutati di condividere documenti e informazioni sull’accordo stesso.

Intanto le truppe speciali statunitensi avanzano su Dabiq, la cittadina siriana a nord di Aleppo per lo scontro finale con l’autoproclamato Stato Islamico. E dalla Casa Bianca in una riunione con i suoi consiglieri per la sicurezza nazionale, il presidente Obama ha espresso profonda preoccupazione per il fatto che, nonostante la riduzione delle violenze in Siria, il governo di Damasco continui a bloccare il flusso degli aiuti umanitari.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Siria: attacco aereo su un mercato, diversi morti

Violenza ad Haiti, il primo ministro Ariel Henry si dimette e resta a Porto Rico

L'ordine della Corte internazionale di giustizia alla Siria: azioni concrete contro la tortura