Lo smantellamento della giungla di Calais e la creazione di 8000 nuovi posti in altri centri accoglienza.
Lo smantellamento della giungla di Calais e la creazione di 8000 nuovi posti in altri centri accoglienza. Questa la ricetta del ministro dell’interno francese, Bernard Cazeneuve, di fronte all’esasperazione degli abitanti della città diventata il simbolo della crisi dei profughi.
Durante l’ottava visita in poco più di due anni, è stato annunciato anche l’invio di altri 400 agenti di polizia.
“È attraverso la perseveranza e il metodo che troveremo una soluzione efficace e sostenibile alla crisi che subisce la città di Calais – ha detto Cazeneuve – E lo dico molto chiaramente, perché questo è il mio obiettivo: fino alla chiusura definitiva del campo che voglio il più presto possibile”.
In realtà, i tempi dell’operazione restano ancora da definire. Ad agosto, il tribunale amministrativo regionale ha detto no alla demolizione dei negozi sorti tra le baracche, e ora si attende la pronuncia del Consiglio di Stato.
Autotrasportatori, portuali e cittadini manifesteranno lunedì per chiedere più sorveglianza sulle strade che portano al tunnel sotto la Manica.
#Migranti cresce la rabbia nella giugla di #Calais dove sono accalcati quasi in 10mila https://t.co/UJrGqaBMA8
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) 30 agosto 2016
#Migranti: a #Calais protesta camionisti indetta per il 5 settembre – ANSA.it https://t.co/352avnOQLj via
Agenzia_Ansa</a></p>— Gianni Pettinelli (
GiaPettinelli) 29 agosto 2016