François Hollande cambia strategia sulla crisi libica.
François Hollande cambia strategia sulla crisi libica. Il Presidente francese, durante l’incontro con gli ambasciatori, volta le spalle al generale Khalifa Haftar e invita all’Eliseo il capo del governo, Fayez al Serraj.
Affrontando l’emergenza terrorismo in Francia, rivolge la sua attenzione alla guerra in Siria: Parigi chiede un intervento e auspica un ritorno nella comunità internazionale dell’Iran.
“Non ci saranno guerre vittoriose contro il terrorismo, se le crisi che forniscono loro terreno fertile non saranno risolte. Oggi non è così – afferma – È giunto quindi il momento di fermare questa carneficina e la Francia chiede una tregua immediata”.
Il Presidente francese critica il sostegno al regime di Bashar al Assad da parte della Russia, “che fa il gioco – dice – degli estremisti di tutti i campi”. La sua attenzione è rivolta anche all’azione turca contro le milizie curdo siriane che combattono l’Isil con il supporto della coalizione internazionale.
“Questi interventi multipli e contraddittori comportano il rischio di un infiammarsi del conflitto – aggiunge – Quindi l’urgenza assoluta è sospendere i combattimenti e ritornare ai negoziati”.
Hollande affronta anche il tema della crisi in Ucraina sulla quale – rivela – ha avuto diversi contatti con le parti in causa durante il mese di agosto. Il capo dell’Eliseo, di fronte all’intensificarsi degli scontri, denuncia il rischio di un ulteriore deterioramento.
Siria: Hollande, con Turchia e Russia rischio escalation – Ankara oltre confine siriano contro curdi che combat… https://t.co/F3yPyZTQz7
— Ansamed (@ANSA_med) 30 agosto 2016