I sindacati chiedono di allineare il livello di allerta per la polizia, attualmente a 2+, a 3 come per il resto della popolazione
Il re Filippo e la regina Mathilde arrivano a Charleroi nel giorno in cui i poliziotti di tutto il Belgio marciano in solidarietà con le colleghe aggredite col machete.
Il capo dello Stato ha fatto visita a una delle due agenti ricoverate in ospedale, l’altra ha subito un nuovo intervento in un’altra struttura.
Presente anche il ministro dell’Interno Jan Jambon che questo martedì mattina ha presieduto il vertice del centro di coordinamento e di analisi della minaccia terroristica allargato ai rappresentanti della polizia.
I sindacati chiedono di allineare il livello di allerta per la polizia, attualmente a 2+, a 3 come per il resto della popolazione.
“Non siamo qui per avanzare richieste, siamo qui per sostenere i colleghi, per mostrare che siamo uniti, che la polizia è ancora una grande famiglia – ha detto Thomas Preillon, un agente di Charleroi che ha partecipato alla manifestazione di solidarietà organizzata dai sindacati di polizia – E non importa chi si schiera al nostro fianco. Noi rimaniamo uniti anche in momenti tragici come questo”.
250 agenti da tutto il Belgio hanno marciato a Charleroi per le colleghe ferite, mentre continuano le indagini. I primi elementi raccolti dagli inquirenti lasciano pensare l’algerino di 33 anni autore dell’aggressione, abbia agito da solo. Khaled B. viveva illegalmente in Belgio dal 2012 e si sarebbe radicalizzato da solo.
Charleroi, chi è l’agente musulmana che resterà col volto sfregiato foto https://t.co/E4FW2T8WWapic.twitter.com/HF81kcwK2U
— Corriere della Sera (@Corriere) August 7, 2016
Charleroi, l'Isis rivendica l' attacco. Polemica sulla sicurezza https://t.co/ZYR5ULilwC
— Tg La7 (@TgLa7) August 7, 2016