Turchia, Erdogan: 'ritirerò le denunce per insulti alla mia persona'

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Di Lilia Rotoloni
Turchia, Erdogan: 'ritirerò le denunce per insulti alla mia persona'

In Turchia le epurazioni non sono finite, ma il presidente Recep Tayyip Erdogan vuole mostrare che anche lui sa perdonare. L’occasione si presenta a una commemorazione per le vittime del fallito colpo di stato del 15 luglio.

Chi si preoccupa più dei golpisti che del nostro popolo non è nostro amico

Recep Tayyip Erdogan Presidente della Turchia

Ricordate la polemica per quella foto su facebook che proponeva il gioco delle differenze fra la sua faccia e quella di Gollum ?

Il presidente Erdogan ha detto:

Colgo questa opportunità per ritirare tutte le denunce contro coloro che mi hanno mancato di rispetto o mi hanno insultato.

Sono centinaia le persone su cui pende, per questo tipo di fatti, un procedimento giudiziario.

Ma Erdogan poi aggiunge:

Fatemelo dire apertamente, i paesi e i leader che non si preoccupano per la salvaguardia della democrazia turca, che non si interessano al diritto alla vita e al futuro del nostro popolo tanto quanto si preoccupano del destino riservato ai golpisti, non sono nostri amici.

Bavaglio alla stampa

Da ricordare che una novantina di giornalisti sono stati arrestati, che 130 fonti d’informazione sono state chiuse e che sono stati revocati oltre 300 accrediti per la stampa.

Il tutto per presunti legami con la rete internazionale di Fethullah Gülen, considerato il pianificatore del golpe e dunque il nemico pubblico n° 1 di Ankara.

Secondo il governo, l’imam si preparerebbe a lasciare il suo esilio negli Stati uniti per riparare forse in un paese senza accordo di estradizione con la Turchia.