Hollande: vinceremo la guerra contro odio e fanatismo

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Di Andrea Neri  Agenzie:  Afp, Le Monde, Reuters
Hollande: vinceremo la guerra contro odio e fanatismo

Due volte nella giornata in cui la Francia è stata colpita alle sue radici cristiane, il Presidente francese François Hollande ha parlato apertamente di “terrorismo” e di “guerra”. Una guerra lunga da combattere contro odio e fanatismo.

“Ho il dovere di dire la verità: questa guerra sarà lunga” ha detto in serata il Capo dello Stato in un messaggio televisivo. “Quel che viene colpito è la nostra democrazia. È il bersaglio, ma dovrà essere il nostro scudo. È l’unione che fa la nostra forza. Dunque, francesi, facciamo quadrato, è così che vinceremo la guerra contro l’odio e il fanatismo”. Già durante la giornata, a caldo dopo l’omicidio di padre Jacques Hamel, Hollande aveva subito parlato di attacco terroristico.

Nel pomeriggio il Presidente della Repubblica aveva ricevuto all’Eliseo l’Arcivescovo di Rouen, Monsignor Dominique Lebrun. Il sequestro nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray e l’uccisione di Jacques Hamel, sacerdote di 86 anni, da parte di due uomini che avrebbero agito in nome dell’organizzazione criminale Stato Islamico, rappresenta una svolta nella ormai lunga serie di attentati messi a punto in Francia.

“Vi è stato detto d’amare. Ebbene io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per loro. Quando leggo questa frase mi dico, amare i propri nemici è possibile? Ci proverò. Per lo meno pregherò per loro” ha detto Monsignor Dominique Lebrun dopo l’incontro con Hollande.

L’attacco avvenuto nel paesino della Normandia avevano fatto scattare durante la giornata la reazione dei leader dell’opposizione di destra (Les Républicains) ed estrema destra (Front National), Nicolas Sarkozy e Marine Le Pen. Entrambe hanno colto l’occasione per attaccare le politiche e l’operato del governo socialista.