Ancora presto per valutare l’attività economica dopo il referendum, per questo la Banca d’Inghilterra ha lasciato invariati i tassi d’interesse, fermi a 0,50% dal 2009, rinviando la decisione su nuove
Ancora presto per valutare l’attività economica dopo il referendum, per questo la Banca d’Inghilterra ha lasciato invariati i tassi d’interesse, fermi a 0,50% dal 2009, rinviando la decisione su nuove probabili misure di stimolo al 4 agosto. Il programma di quantitative easing resta l’equivalente di 450 miliardi di euro.
“Se avessero deciso un taglio dei tassi d’interesse, sicuramente l’appetito dei mercati per ulteriori riduzioni sarebbe rimasto insaziabile”, spiega Mike Ingram, analista di BGC Markets. “È ciò che è accaduto altrove nel mondo e avrebbe potuto avere effetti negativi sul mercato dei titoli di Stato: gli investitori avrebbero potuto reclamare un premio sulle azioni espresse in sterlina e chissà come questo avrebbe influenzato i tassi a lungo termine. L’effetto sarebbe potuto essere opposto a quello ricercato”.
La Banca d’Inghilterra ha aggiunto che tuttavia segnali preliminari mostrano qualche effetto negativo della Brexit sul morale delle famiglie e delle imprese. La decisione ha fatto salire la sterlina a 1,33 contro il dollaro, la Borsa di Londra ha chiuso a – 0,24%.