Stati Uniti, Dallas: il peggior attacco dall'11 settembre

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Di Euronews
Stati Uniti, Dallas: il peggior attacco dall'11 settembre

Bandiere a mezz’asta in segno di lutto sugli edifici pubblici. Barack Obama ha accorciato il viaggio in Europa e sarà di ritorno a Washington, domenica sera, alla notizia di quanto avvenuto a Dallas: il peggior episodio di sangue dall’11 settembre.

Micah Johnson, ex soldato di 25 anni che aveva combattuto in Afghanistan, ha imbracciato un’arma e ucciso a sangue freddo cinque poliziotti per vendicare le violenze sui cittadini di colore.

Prima di venire ucciso da un robot della polizia ha chiarito che intendeva colpire “i bianchi, in particolare i poliziotti bianchi”. Sembra abbia agito da solo. A casa sua la polizia ha trovato un arsenale e il necessario per costruire esplosivi. Parla un vicino di casa, Jim Otwell:

“Ho visto, ho sentito dire che odiava i bianchi. E mi dico, ma come, sono bianco e mi ha invitato a casa sua. Cosa ho fatto per meritarmelo? Cosa è successo? Sono sicuro c’entra quello che è accaduto in Luisiana e Minnesota. Ma io ero convito fosse un bravo ragazzo davvero non posso crederci”.

Oltre ai cinque poliziotti uccisi, si contano 9 feriti di cui 7 agenti. L’attacco è avvenuto a poca distanza dal luogo già celebre per l’assassinio di John Kennedy, nel 1963 e si è verificato durante una manifestazione di denuncia contro le recenti violenze della polizia sui cittadini afromaricani. A Baton Rouge e St. Paul ci sono state due vittime.

Di fronte alle migliaia di persone che si sono raccolte in preghiera il sindaco di Dallas ha ricordato le orgini di questa violenza nella storia statunitense: il razzismo e lo schiavismo.