La sparatoria di Dallas lascia l’America sgomenta e ricorda ai politici la necessità di calmare gli animi.
La sparatoria di Dallas lascia l’America sgomenta e ricorda ai politici la necessità di calmare gli animi.
I candidati alle presidenziali sembrano aver compreso il messaggio.
E mentre Barack Obama anticiperà di un giorno il rientro negli Stati Uniti dopo il vertice di Varsavia per recarsi a Dallas, Donald Trump e Hillary Clinton, in segno di lutto, hanno cancellato gli eventi di campagna elettorale di venerdì.
Renderò chiaro quando le armi letali sono giustificate e quando no
candidata democratica alla presidenza USA
“Per prima cosa – commenta comunque Clinton – porterò le forze dell’ordine e le comunità a sviluppare insieme linee guida sull’uso della forza da parte degli agenti. Renderò chiaro quando le armi letali sono giustificate e quando no.”
Donald Trump, dal canto suo, sottolinea la necessità di far rispettare l’ordine, ma deplora anche il fatto che l’America appaia un Paese diviso e aggiunge: “Un brutale attacco alle nostre forze di polizia è un attacco al nostro Paese e alle nostre famiglie. Dobbiamo essere solidali con le forze dell’ordine, che – ricordiamolo – fanno la differenza tra la civiltà e il caos totale.”
Il progressista Jesse Jackson afferma: “L’attacco agli agenti è stato un atto di terrorismo codardo e folle e non rappresenta in alcun modo la nostra lotta di lungo corso per la pace e la giustizia per tutti. Mentre piangiamo i coraggiosi poliziotti di Dallas, non dobbiamo distoglierci dalla battaglia per porre fine alla tragedia dei neri che vengono uccisi, come in Louisiana e in Minnesota. Troppa violenza e troppa paura ci rendono meno sicuri.”