Osborne sulla Brexit: "Ci aspettano tempi duri ma sapremo affrontarli"

Osborne sulla Brexit: "Ci aspettano tempi duri ma sapremo affrontarli"
Di Diego Giuliani
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Il Cancelliere dello Scacchiere britannico rompe il silenzio. All'alba una conferenza stampa per rassicurare i mercati

“Ci attendono prolungata volatilità sui mercati e mesi di incertezza economica, ma siamo attrezzati per affrontarle”. Panico sulla City ed effetto Brexit sulle piazze finanziarie inducono il Cancelliere dello Scacchiere britannico George Osborne a rompere il silenzio e rassicurare i mercati con un inedito intervento prima della loro apertura.

Ci attendono volatilità e difficoltà economiche ma abbiamo gli strumenti per affrontarle

George Osborne Cancelliere dello Scacchiere britannico

“Dal referendum i mercati non si attendevano forse questo risultato – ha detto Osborne nel corso di una conferenza stampa convocata alle 7 del mattino -. Il Ministero del Tesoro, la Banca d’Inghilterra e l’autority che regola i mercati finanziari avevano però trascorso gli ultimi mesi ad approntare una serie strategie, volte proprio a contrastare le possibili ricadute di un simile scenario. Nelle ultime settimane ci siamo poi adoperati per accertarci che le principali istituzioni finanziarie fossero in grado di gestire le ripercussioni di un simile voto”.

In un Tweet del New York Times il testo integrale del suo intervento.

L’Europa vede rosso e la Sterlina affonda: mercati ancora in difficoltà

Limitato, però, l’effetto balsamo sui mercati, che in mattinata hanno faticato a rialzare la testa dopo il profondo rosso con cui venerdì avevano incassato i risultati del referendum.

“Si è certo registrato un certo effetto di contagio sui mercati internazionali – ammette Mike Ingram, analista presso BCG Partners Market -. Non credo tuttavia che ci si azzardi a interpretarlo come sintomo di una crisi del sistema finanziario nel suo complesso. Si è infatti lavorato sodo, proprio per incrementarne la tenuta. Come George Osborne ha sottolineato appena stamane, le banche britanniche vantano poi oggi riserve di capitale pari a circa dieci volte quelle del 2007, 2008”.

Proprio il comparto bancario è tra quelli che però più sembrano accusare il colpo, mentre il pompiere Osborne poco può contro la picchiata della Sterlina: a metà giornata in forte difficoltà sull’euro e sul dollaro ancora più giù dei minimi da 31 anni toccati venerdì.

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