Vigilanza rafforzata all’aeroporto parigino di Roissy, mentre si tenta di capire se sarebbe stato possibile collocare un ordigno sull’aereo EgyptAir o non accorgersi di una bomba imbarcata in…
Vigilanza rafforzata all’aeroporto parigino di Roissy, mentre si tenta di capire se sarebbe stato possibile collocare un ordigno sull’aereo EgyptAir o non accorgersi di una bomba imbarcata in precedenza.
Sylvain Prévost, formatore per la sicurezza nel trasporto aereo, afferma che vi sono molte tecniche per scovare materiali pericolosi.
“Un sistema perfetto e affidabile al 100% ovviamente non esiste” ammette Prévost. “Ma il punto è: se qualche cosa è potuta succedere alla partenza da Roissy, ci devono essere state complicità, perché è molto difficile oggi far penetrare qualcosa negli aeroporti.”
L’ipotesi di una bomba non è l’unica e a Parigi i passeggeri si interrogano sulla causa della caduta dell’aereo diretto al Cairo.
“Ho fiducia nella EgyptAir – dice un viaggiatore, Ahmad Naguib – ma certamente, come moltissime altre persone, vorrei sapere qual è stata la causa di questa tragedia. Conoscendone la ragione potremmo capire come reagire.”
A Roissy si indaga anche per scoprire se vi siano state, come in passato, infiltrazioni di jihadisti nel personale.
Nelle 24 ore precedenti, il velivolo aveva fatto scalo in Eritrea, Tunisia ed Egitto.