La Francia è a secco.
La Francia è a secco. Le proteste dei lavoratori del comparto petrolifero contro la riforma del mercato del lavoro stanno provocando i primi razionamenti alle pompe di benzina.
Da alcuni giorni depositi e raffinerie sono paralizzati dai blocchi e dagli scioperi e questo finesettimana ci sono stati i primi segnali di una penuria di carburante.
Agli automobilisti non resta altro che mettersi pazientemente in fila: “Sono arrivata alle 8,10 e ho atteso mezz’ora per venti litri. È il massimo che possiamo avere”.
Aggiunge un uomo: “Aspettare mezz’ora non è tanto. Va bene, ma preso o tardi la benzina finirà”.
Vietato l’uso delle taniche per stoccare carburante. Il governo ha dichiarato che la legge non si cambia e che potrebbe attingere alle riserve strategiche del Paese.
Neanche i sindacati più radicali però, hanno intenzione di mollare. Una nuova giornata di proteste e manifestazioni, l’ottava in due mesi, è già stata programmata per il 26 maggio. Mentre il 14 giugno, in coincidenza con il dibattito sulla legge al Senato, è previsto lo sciopero di alcune categorie con una manifestazione nazionale a Parigi.