Il testo di riforma del diritto del lavoro del governo socialista francese continua a far ribollire del piazze del Paese.
Il testo di riforma del diritto del lavoro del governo socialista francese continua a far ribollire del piazze del Paese. Questo martedì, sesto giorno di mobilitazione, sono scesce in piazza 68 mila persone. ll provvedimento consente ai datori di lavoro più facilità in caso di licenziamenti ingiustificati e per ragioni economiche.
Philippe Martinez, sindacalista CGT: “Il Presidente francese non si sta comportando come come un Capo di Stato quando si rifiuta di ascoltare i cittadini. Voglio ricordare che il 74% dei francesi stanno rifiutando questa riforma e che più di un francese su due è contro questa riforma”.
Il governo ha deciso di bypassare il Parlamento e di imporre con decreto la riforma del lavoro, aggirando così l’opposizione.
François Hollande, presidente francese: “Questa riforma passerà. Non farò un passo indietro perché troppi governi lo hanno fatto e per questo ho trovato il Paese nelle attuali condizioni quando ho assunto le mie funzioni nel 2012. Non posso tornare indietro ora che un compromesso è stato trovato, i sindacati riformisti appoggiano questo testo e la maggioranza dei socialisti sono pronti a votarlo”.
Le mobilitazione continuerà per tutta la settimana. Il testo passerà al voto del Senato in giugno prima del ritorno alla fine di luglio all’Assemblea Nazionale per l’adozione definitiva.