In Turchia la crisi politica ai vertici del partito di governo potrebbe sfociare nelle dimissioni del premier. Ahmet Davutoglu non sarà candidato al
In Turchia la crisi politica ai vertici del partito di governo potrebbe sfociare nelle dimissioni del premier. Ahmet Davutoglu non sarà candidato al congresso straordinario che nelle prossime settimane organizzerà il Partito della giustizia e dello sviluppo (AKP) per eleggere il nuovo leader. La guerra è tra il premier Ahmet Davutoglu e il presidente Recep Tayyip Erdogan che si sono incontrati per un faccia a faccia.
Le divergenze in politica interna ed estera sembrano ormai incolmabili. Le tensioni sono cresciute sullo sfondo dell’accordo di riammissione dei migranti irregolari in Turchia, siglato tra Ankara e Bruxelles lo scorso marzo.
A infastidire Erdogan sarebbero le relazioni più strette che Davutoglu intrattiene sia con l’Unione Europea che con gli Stati Uniti. Nei fatti il premier è stato già demansionato, una votazione interna al partito di governo gli ha tolto la facoltà di nominare o sollevare dall’incarico gli amministratori locali, azione cruciale per creare alleanze politiche.