Anche John Kasich lascia. Il governatore dell’Ohio era l’ultimo sfidante di Donald Trump nelle primarie repubblicane per la candidatura alla Casa
Anche John Kasich lascia. Il governatore dell’Ohio era l’ultimo sfidante di Donald Trump nelle primarie repubblicane per la candidatura alla Casa bianca.
Con un magro 16% di consensi fra gli elettori repubblicani, secondo un recente sondaggio, in molti si domandavano perché continuasse a ostinarsi nella corsa. La decisione sul ritiro è arrivata in serata, poche ore dopo l’analogo annuncio fatto dal senatore del Texas Ted Cruz.
Cruz si è chiamato fuori dopo la sconfitta alle primarie nell’Indiana. Secondo la stessa indagine demoscopica, solo un elettore repubblicano su quattro lo avrebbe voluto come candidato.
All’ultimo rimasto in lizza, il tycoon newyorkese Donald Trump, il sondaggio attribuisce invece il 53% delle preferenze republicane. È molto, ma solo rispetto agli altri candidati.
Trump, del resto ha spesso dichiarato che gli elettori a novembre, votando repubblicano, non lo faranno per il partito, ma lo faranno perché il candidato è lui.
Paradossalmente, in campo democratico, se la corsa alle primarie fosse vinta da Hillary Clinton, come è più che probabile, avere Trump come avversario sarebbe un vantaggio. Perché la candidata dell’establishment democratico potrebbe drenare molti elettori repubblicani moderati che non si riconoscono nel messaggio populista di Trump.
Before Kasich's decision, Trump signaled a new phase including search for a running mate, outreach to competitors. https://t.co/GthG0p8pIl
— The Associated Press (@AP) 4 mai 2016