Completato uno degli atti dell’accordo di pace sul Sud Sudan. Il leader ribelle Riek Machar è tornato a Juba, dopo che la cerimonia prevista il 18
Completato uno degli atti dell’accordo di pace sul Sud Sudan. Il leader ribelle Riek Machar è tornato a Juba, dopo che la cerimonia prevista il 18 aprile era stata rinviata diverse volte, per prestare giuramento come vice-presidente accanto al rivale, il presidente Salva Kiir, che lo aveva sollevato dallo stesso ruolo nel 2013.
Da oltre due anni stremato dalla guerra civile, lo Stato più giovane del mondo attende la formazione di un governo di unità nazionale.
“Le quattro sfide per me sono la stabilizzazione del Paese, la stabilizzazione dell’economia, l’accesso agli aiuti umanitari e il processo di riconciliazione nazionale”, ha affermato Machar.
La guerra civile è scoppiata nel dicembre del 2013 con gli scontri fra fazioni dell’esercito alimentati dalla rivalità fra Kiir e Machar. Nonostante l’accordo di pace dell’anno scorso i combattimenti non sono cessati.
Ricostruire il Paese siginificherà anche ridare una casa agli sfollati. Quasi due milioni e mezzo di persone sono state costrette a fuggire, quasi 700.000 hanno trovato riparo nei Paesi vicini.